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Il Cammino di Santiago è un percorso che si fa non necessariamente per motivi religiosi ma anche per motivi culturali, per una sfida con noi stessi, per ritagliarsi uno spazio di riflessione intima e personale.
O semplicemente un modo diverso di viaggiare e conoscere il nord della Spagna. Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba dell'Apostolo Giacomo il Maggiore. Le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Si tratta grossomodo (a seconda del sentiero e dell'allenamento) di un percorso di 800 km per la durata di 1 mese. Lo si percorre generalmente a piedi, in questo ricollegandosi agli antichi pellegrini. Lo si può fare anche in bicicletta, a cavallo, in auto, ma è evidentemente un’altra esperienza.
Non esistono tappe prefissate e naturalmente l’accesso al cammino è libero: a nessuno si deve chiedere il permesso, a nessuno comunicare che lo si fa.
E’ un’esperienza semplice da compiere perché il cammino è segnato benissimo ed è provvisto di moltissime strutture nelle quali ristorarsi e passare la notte. Non è assolutamente pericoloso: al contrario il cammino si compie all’interno di una comunità di persone legate da un forte legame di condivisione. Molto difficile che all’interno si inneschino conflitti e dinamiche negative.
E comunque in Spagna i pellegrini sono “di casa” da secoli e la loro presenza è accettata con simpatia e cordialità. In definita possiamo dire che il Cammino è una esperienza di vita che può rappresentare un momento importante, che può indicarci che esistono strade nuove da percorrere. By Marzia Sommaini