Un fenomeno particolare, comprensibile soltanto per analogia, è la capacità dei Mandala di stimolare forza ed energia. Per chi si professa materialista, una cosa del genere risulta a dir poco improbabile, ma chi, con la pratica, si avvicina al segreto del centro del mandala, lo sperimenterà. Sembra esistere una particolare "forza nucleare" che riposa al centro di tutte le cose, e chi vi ha avuto accesso una volta, anche senza comprenderne le ragioni, ne sperimenterà gli effetti sul proprio organismo. Chi riposa nel proprio centro non potrà essere messo "fuori combattimento" nemmeno da una forza fisica superiore, come ci viene dimostrato dai lottatori orientali. Pare ormai assodato come la principale forza fisica risieda al centro dell'atomo e i mandala, dato che ci mettono in contatto con il nostro centro, ci consentono evidentemente di accedere a tale forza. Se nel campo della fisica abbiamo approfondito le nostre conoscenze circa le forze attive al centro dell'atomo, siamo ancora quasi all'oscuro per quanto riguarda la nostra energia atomica spirituale, ma con l'ausilio del mandala talvolta ne godiamo. Il mandala conduce chi medita e spesso anche chi lo colora, soltanto attraverso la propria forma e la sensazione di abbandono che genera, a una sorta di stato di trance. Questo diventa particolarmente evidente nel caso della meditazione con l'ausilio del mandala, attività che sottolinea ancora una volta il vortice al centro. Lo spostamento al centro concentra l'attenzione e rende molto più forte il fascio di luce che, similmente a una lente, conduce a una coscienza e unisce i raggi, concentrandoli in un punto. In questo punto di concentrazione cominciano ad agire forze completamente inaspettate, che rendono possibili eventi impensabili in presenza di una lucida consapevolezza. Qui può risiedere anche uno dei segreti della trance terapeutica. Nelle società arcaiche, i rituali di salvezza vengono condotti normalmente in stato di tance, evidentemente l'energia, se convogliata in questo modo, ha la tendenza a stimolare processi di risanamento nei punti più adatti. Un'altra possibilità è che, nel momento in cui riusciamo a spegnere la nostra consapevolezza, si mettono in moto forze di risanamento interiori, come ci confermano molte esperienze fatte sia in psicoterapia sia nella medicina olistica. Nel corso di una trance si afferma la fondata speranza che il proprio "medico interiore" sappia arrangiarsi utilizzando le proprie forze. Nel dolce sfumare, quasi impercettibile e in nessun caso inquietante, della coscienza può risiedere un ulteriore segreto del successo riportato dai mandala negli ultimi 10 anni. Nella nostra società industriale, il ruolo dell'intelletto è stato sottolineato a tal punto che ogni occasione di sfuggire alla sua dittatura viene accettata con gratitudine dalle persone maggiormente consapevoli. By Marzia Sommaini